Quella volta da Giglio Bagnara
Una storia genovese attraverso i vostri ricordi
Un negozio diventa famiglia quando si riconosce in migliaia di volti, quando anima storie di lavoro e amicizia, di amore e impegno per il territorio.
Dopo 156 anni di attività, Giglio Bagnara chiude ma continua a vivere nella memoria di chi lo ha vissuto, sentito importante e reso importante.
Lascia il tuo ricordo personale legato a Giglio Bagnara: un momento della tua vita che hai piacere di condividere, per aggiungere il tuo tassello alla nostra storia. Scrivi liberamente il tuo racconto, includendo tutti i particolari che lo possono arricchire.
Ricordo i primi anni del dopoguerra, quando andavo da Bagnara con mia mamma e mia nonna. Le commesse indossavano cappe nere, e dietro il lungo bancone di legno scorrevano metri e stoffe, in un via vai di voci gentili e sorrisi discreti. Quel luogo aveva un profumo di casa, di tempi in cui ogni acquisto era quasi un rito.
Sono rimasto cliente fino alla fine, e mi dispiace profondamente che chiuda: è come salutare un pezzo della nostra città, e un frammento della mia vita.
Non ricordo esattamente la mia prima volta da Bagnara.Ero piccola e la nonna diceva Annemmu da Bagnea e per me era già Natale anche in piena estate.Andavamo nei vari reparti e poi in quello dei bambini,ed ogni volta ci scappava un abito nuovo.Poi si scendeva al piano terra alla cassa,quella grande di legno capitanata da una signora perennemente pettinata con i capelli raccolti ,grigi,di lei non ricordo il nome .Nonna aveva un conto aperto ed un libretto sul quale la signora annotava debiti e versamenti.Quello era il mio negozio,il negozio di tanti.Cosí è stato per la mia prima Comunione e Quella di mio fratello.Poi si cresce e la vita va avanti,ricordo innumerevoli Natali fatti di regali ed un meraviglioso albero di Natale,i cappotti di mamma ancora conservati nell’armadio.Bagnara è tanti ricordi,buona parte della mia vita e, perché no?Anche della mia famiglia.Grazie di tutto